Eugenio della Chiara

Artista Decca dal 2018, Eugenio Della Chiara si diploma all’età di diciannove anni con il massimo dei voti e la lode nel conservatorio della sua città sotto la guida di Giuseppe Ficara. Tra i suoi maestri vi sono Andrea Dieci e Oscar Ghiglia, con cui si perfeziona all’Accademia Chigiana di Siena.

Tra i premi ricevuti si segnalano – primo musicista a conseguire questo riconoscimento più di una volta – le due borse di studio della Fondazione Rossini ottenute nel 2008 e nel 2010. Parallelamente agli studi musicali completa la sua formazione umanistica presso l’Università Cattolica di Milano, laureandosi prima in Lettere Classiche e in seguito in Filologia Moderna.

La sua attività concertistica lo ha portato a suonare in Giappone, Austria, Germania, Ungheria, Turchia, Spagna, Norvegia e Irlanda; in Italia ha tenuto recital solistici per alcune tra le maggiori istituzioni musicali del Paese, tra cui il Rossini Opera Festival, le Società del Quartetto di Milano e di Bergamo, il Festival della Valle d’Itria, l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano e la Società dei Concerti di Parma.

Per Decca ha inciso tre album: “Schubert – A portrait on guitar”, interamente registrato con strumenti costruiti a Vienna tra 1815 e 1840, “Guitarra Clásica”, antologia di rare trascrizioni chitarristiche da Haydn, Mozart e Beethoven, e “Paganini Live”, registrato dal vivo con Piercarlo Sacco. In precedenza – tra il 2012 e il 2016 – ha inciso per Discantica e per Phoenix Classics.

Appassionato camerista, suona in duo con il chitarrista Andrea Dieci, con il violinista Piercarlo Sacco e con il pianista Alberto Chines. Il suo interesse per la vocalità e per il teatro musicale lo porta a frequenti collaborazioni con cantanti lirici: su tutti il contralto Teresa Iervolino, i tenori Juan Francisco Gatell e Mert Süngü. Insieme ad Alessio Boni ha portato in scena “Tutto il resto è silenzio”, lettura dell’Amleto di Shakespeare accompagnata da musiche inglesi del Seicento.

Collabora assiduamente con compositori appartenenti a diverse generazioni – come Carlo Galante, Orazio Sciortino, Roberto Tagliamacco e Paolo Ugoletti – che gli hanno dedicato oltre una ventina di lavori solistici e da camera. Ha al suo attivo varie registrazioni in prima assoluta, tra le quali spicca quella della Sonata per chitarra composta da Luciano Chailly nel 1976.

Dal 2015 è direttore artistico di “MU.N – Music Notes in Pesaro”, stagione di musica da camera organizzata dall’Associazione Marchigiana Attività Teatrali. È docente presso i Conservatori di Bergamo e di Trieste.. Suona una chitarra Domingo Esteso del 1935 e una Lucio Carbone del 2021.