Fabio Vacchi

Suoi lavori sono stati commissionati o diretti, tra gli altri, da Claudio Abbado, Roberto Abbado, David Atherton, John Axelrod, Luciano Berio, Riccardo Chailly, Myung Wun Chung, Ivan Fischer, Beat Furrer, Claire Gibault, Daniel Harding, Eliau Inbal, Paavo Järvi, Neville Marriner, Zubin Metha, Riccardo Muti, Gianandrea Noseda, Antonio Pappano, Donato Renzetti, Giuseppe Sinopoli.

Ha collaborato con registi, attori, scrittori e artisti come Daniele Abbado, Gae Aulenti, Ferdinando Bruni, Patrice Chereau, Gianrico Carofiglio, Lella Costa, Tonino Guerra, Yashar Kemal, Sandro Lombardi, Dacia Maraini, Franco Marcoaldi, Aldo Nove, Ermanno Olmi, Moni Ovadia, Amos Oz, Giulio Paolini, Renzo Piano, Arnaldo Pomodoro, Giuseppe Pontiggia, Roberto Roversi, Toni Servillo, Federico Tiezzi, Michele Serra.

Fra le opere per il teatro musicale scritte da Fabio Vacchi spiccano Girotondo (1982 Maggio Fiorentino), Il Viaggio, (1990, Comunale di Bologna), La Station thermale, (1993-95, Opéra de Lyon, Teatro alla Scala), Les oiseaux de passage (1998-2001, Opéra de Lyon, Bologna), Il letto della storia, (2003, Maggio Fiorentino), La madre del mostro (2007, Siena), Teneke (2007, Teatro alla Scala), Lo stesso mare (2011, Teatro Petruzzelli di Bari), Lo Specchio Magico (2016, Opera di Firenze); Madina, Teatro-Danza per tenore, soprano, coro, orchestra, corpo di ballo (con Roberto Bolle), che ha debuttato il 1° ottobre 2021 al Teatro alla Scala di Milano e Jeanne Dark per il Maggio Musicale Fiorentino 2024.

Fra le opere strumentali si menzionano Sacer Sanctus per coro e orchestra su testo originale di Giuseppe Pontiggia (commissione Teatro alla Scala, 1996); Briefe Büchners (1997, commissione di Claudio Abbado, Berliner Festwochen); Dai calanchi di Sabbiuno (1997, commissione di C. Abbado, Salzburg, brano eseguito più di cento volte in tutto il mondo); Tre Veglie (2000, commissione Festival di Salisburgo, dir. Ivan Fischer); Diario dello sdegno (2002, commissione Filarmonica della Scala, dir. Riccardo Muti); Terra comune (2002, commissione di Luciano Berio per inaugurazione Nuovo Auditorium di Roma, dir. Myung-Whun Chung); Memoria italiana for Hilliard Ensemble and Canti di Benjaminovo for Boston Musica Viva, (2003); La giusta armonia (2006, commissione del Festival di Salisburgo, dir. R. Muti); Mi chiamo Roberta (2006, testo di A.Nove); Voci di notte (2006, dir. Zubin Metha, Firenze); Mare che fiumi accoglie (2007, dir. Antonio Pappano, S. Cecilia); Prospero o dell’Armonia (Melologo sinfonico, 2009, dir. Riccardo Chailly, Filarmonica della Scala); Tagebuch der Empörung (2011, dir. R. Chailly, Lipsia, Gewandhaus Orchestra); D’un tratto nel folto del bosco, melologo, testo di Amos Oz (2010 MITO, dir. Claire Gibault); Notte italiana (2011, dir. David Atherton, London Sinfonietta); Il piacere di leggere, testo di D. Maraini (2012); Triplo concerto per due flautisti, arpa e orchestra (2013, Teatro Petruzzelli di Bari) Soudain dans la forêt profonde, melologo, testo di Amos Oz (2013-14, Parigi, Comédie française, Salle Pleyel, CD a cura del Ministère de l’Éducation Nationale, destinato anche alle scuole di Francia), Veronica Franco, testo di Paola Ponti (2014, La Verdi di Milano, dir. C. Gibault, attrice G. Bozzolo), Il bordo vertiginoso delle cose, testo di G. Carofiglio (2014, Bari, dir. J. Axelroad, attore G. Carofiglio), Der Walddämon (2015, dir. R. Chailly, Lipsia, Gewandhaus Orchestra), Sull’acqua (sotto di noi il diluvio), testo di M.Serra, attrice Lella Costa (2015, Orchestra Sinfonica di Milano G. Verdi). 

Nel 2014 il Festival Mito gli ha dedicato, primo italiano, una monografia in tre concerti. Nel 2015 è stato responsabile dell’Atelier Opéra en création presso il Festival di Aix-en-Provence, nel cui cartellone, tra il ’14 e il ’15, sono stati inseriti suoi brani. Nel 2016 scrive Vencidos per voce e orchestra (commissione del Festival Internacional Cervantino (Messico, 16 ottobre, dir. Parisotti) e il Concerto per violino (Bari, Petruzzelli, 30 novembre), mentre la prima italiana della Giusta Armonia apre la stagione 2016/17 al Regio di Torino, sotto la direzione di Gianandrea Noseda. Canti di fabbrica ha aperto la stagione sinfonica 2017/18 del Teatro la Fenice di Venezia, diretta da Donato Renzetti. Nel febbraio 2018, Andrea Lucchesini esegue, al LAC, la Sonata n.1 per pianoforte, commissione di Lugano Musica, e il Teatro San Carlo rappresenta Eternapoli, su richiesta di Toni Servillo che svolge il ruolo di attore, e su testo di Giuseppe Montesano.

Sempre del 2018 sono il Concerto per violoncello e il Concerto per violino Natura naturans (seconda versione). Nel 2020 ha composto il brano d’obbligo per il Concours International de cheffes d’orchestre La Maestra, su commissione dalla Philharmonie de Paris e dalla Paris Mozart Orchestra. Fra gli anni 2018 e 2023 scrive numerosi brani pianistici, fra cui le Sonate I, II, III; Sei Bagatelle; e le Novellette I / VII.

È membro onorario dell’Accademia Filarmonica Bolognese. È membro effettivo dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Tiene un corso di perfezionamento in Composizione presso la Scuola di Musica di Fiesole. È stato composer in residence presso il Mittelfest, 2004/06; presso il Teatro Petruzzelli di Bari, 2011/18; presso l’Orchestra Verdi di Milano, 2012/19.